Virginia Boroni
Ho fondato con Vittorio il progetto
Be Brave People – Playful Learning
per sostenere giovani e adulti in un processo di miglioramento continuo, con un approccio formativo
esperienziale e ludico, anche in natura.
La mia esperienza
Il mio interesse per le relazioni umane si è manifestato sin dal periodo degli studi, con il Liceo Linguistico prima e la laurea in Lingue straniere e Comunicazioni Sociali poi; tuttora parlo volentieri inglese, tedesco e francese.
Ho lavorato in aziende multinazionali per 25 anni, appartenenti a diversi settori, quali consulenza, investimenti e manifatturiero. I miei ruoli hanno spaziato dal supporto esecutivo, all’assistenza di vicepresidenti, fino alle attività di project management a tutto tondo. Le nazionalità e consuetudini lontane con cui mi sono interfacciata mi hanno allenata a superare sfide complesse per ottenere benefici su più fronti.
Nel contempo mi sono formata con una scuola di coaching e ho svolto questo ruolo in parallelo nell’ultima società in cui ho prestato servizio come dipendente, aggiungendo altri corsi di specializzazione e mentoring. Ho così deciso di diventare libera professionista, per dare risalto a ciò che più mi si addice.
Nella mia esperienza conta anche molto l’essere moglie, madre e amica; inoltre sono nata e cresciuta a Milano, per poi trasferirmi a Firenze in età matura: continuo ad apprezzare la molteplicità di stili, modi e ambienti di due città e culture così diverse e altresì arricchenti.
Mi piace tanto interagire e cercare di diffondere benessere, esercitando con passione la specialità di Coach motivazionale e di carriera. Ho avuto l’opportunità di comunicare con coachees di età ed etnie molto diverse tra loro ed è per me una continua fonte d’ispirazione e creatività.
Credo nell’importanza di gesti semplici per cambiare i propri comportamenti, apprezzarsi di più e stimare ciò di buono che ci circonda, lasciando invece andare quanto necessario. Riuscire a scoprire risorse nascoste per raggiungere nuovi obiettivi; aumentare consapevolezza e soddisfazione; riconoscere i propri talenti, ma anche le emozioni che guidano azioni e relazioni, per trasformare “le ferite in oro” e far emergere forza dalla paura, focalizzandosi su ciò che è veramente importante nella propria vita.